Non c'è più tempo. Ne parla con toni angosciati. «Lo spettro del cambiamento climatico incombe su ogni aspetto dell’esistenza, minacciando l’acqua, l’aria, il cibo e i sistemi energetici». Papa Francesco davanti a scienziati e climatologi invitati in Vaticano per un incontro sul clima chiede di nuovo al mondo di adottare approcci universali «e un’azione rapida e risoluta, in grado di produrre cambiamenti e decisioni politiche». Sottolinea che bisogna invertire al più presto la curva del riscaldamento, cercando di dimezzare il tasso di riscaldamento nel breve arco di un quarto disecolo.
«Allo stesso tempo, occorre puntare a una de-carbonizzazione globale, eliminando la dipendenza dai combustibili fossili.
Poi ripete che «la distruzione dell’ambiente è un’offesa contro Dio». Francesco fa una pausa mentre legge il discorso e poi pone a tutti una questione grave. «La domanda dunque è: stiamo lavorando per una cultura della vita o una cultura della morte?» del resto le sfide sono sistemiche, distinte ma interconnesse: il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità, il degrado ambientale, le disparità globali, l’insicurezza alimentare e una minaccia alla dignità delle popolazioni coinvolte. «A meno che non vengano affrontati collettivamente e con urgenza, questi problemi rappresentano minacce esistenziali per l’umanità, per gli altri esseri viventi e per tutti gli ecosistemi».
Nella Bolla per il Giubileo 2025 Papa Bergoglio ha incluso un passaggio riservato al debito ecologico dei paesi sviluppati nei confronti del terzo mondo. Il concetto lo ha ripreso stamattina parlando davanti agli scienziati. «Va sviluppata una nuova architettura finanziaria che risponda alle esigenze del Sud del mondo e degli Stati insulari gravemente colpiti dai disastri climatici. La ristrutturazione e riduzione del debito, insieme allo sviluppo di una nuova Carta finanziaria globale entro il 2025, riconoscendo una sorta di “debito ecologico” – dovete lavorare su questa parola: il debito ecologico –, possono essere di valido aiuto alla mitigazione dei cambiamenti climatici».